Confetture GDS: un’esplosione di gusto tutta al naturale

Confetture GDS: un’esplosione di gusto tutta al naturale

Scritto da: Made in Masseria Pubblicato In: Blog Data di Creazione: 2016-06-29 Hits: 3215 Commento: 0
“Emozioni dei sensi” sono le uniche parole che risuonano nella nostra testa dopo l’esperienza con Giovanni Di Sirio e la visita al suo laboratorio del gusto. Nascosto tra gli altopiani lucani poco distanti dal Pollino, questo eccellente produttore della Basilicata lavora ogni giorno al confezionamento di confetture e marmellate biologiche dalla qualità superiore.

Traspare dai suoi racconti una vera e propria devozione verso il biologico, c’è una filosofia dietro i suoi prodotti che devono essere il più possibile freschi e naturali. E’ proprio dall’amore innato verso i frutti di queste terre, dalla continua ricerca delle migliori materie prime, dalla lunga sperimentazione e il conseguente know-how maturato, che ogni giorno in questo piccolo laboratorio vengono confezionati manualmente un centinaio di confetture e marmellate dal gusto sublime. Un prodotto d’eccellenza che in pochi ad oggi sono in grado di produrre.

Frutta fresca 100% bio, per una confettura che risveglierà i vostri sensi

Ciò che colpisce maggiormente è che tutto - dalla raccolta, alla lavorazione, alla produzione e al confezionamento - avviene in proprio. Tutto curato nei minimi dettagli, tutto certificato bio e garantito per arrivare al consumatore finale come un prodotto che non ha bisogno di presentazioni. Sarà sufficiente degustare una piccola quantità di queste confetture locali per godere di un’esplosione di emozioni in bocca, capaci di evocare in un secondo tutto quello che è il meticoloso processo di lavorazione alle spalle.

Il Ciclo di produzione: dalla raccolta alla lavorazione artigianale

Per comprendere appieno ciò che rende così speciali le marmellate e confetture GdS, abbiamo seguito insieme al proprietario dell’azienda l’intero processo di lavorazione.
Fondamentali sono le materie prime: solo frutta bio certificata, raccolta a mano e lavorata in giornata, sbucciata, snocciolata e bollita in modo da raggiungere la consistenza ideale per essere spalmata o assaporata in tutta la sua naturalezza.
 

Fase 1. La raccolta della frutta fresca e la lavorazione manuale

La frutta fresca dev’essere raccolta a giusta maturazione in modo da avere un prodotto ricco di zuccheri naturali, vitamine e sali minerali. La frutta è in parte di produzione locale ( come nel caso dei 400 alberi di albicocche e 200 ciliegi che compongono il suo frutteto), in parte viene acquistata da altre aziende certificate bio, qualora le ovvie condizioni climatiche o la particolare conformazione del terreno non rendano possibile la produzione in proprio di determinate colture.
Ciò che è importantissimo è la lavorazione manuale del prodotto. Tutta la frutta, eccetto alcune eccezioni come le arance amare, è lavorata manualmente: le ciliegie vengono denocciolate una per una, le pere vengono pelate, detorsolate e tagliate a mano. Tutto il ciclo di lavorazione è interamente artigianale.

Fase 2. Cottura in depressione per eliminare le spore

Una volta preparata la frutta, questa viene cotta nel depressore a 60°, la temperatura ideale per avere l’evaporazione dell’acqua senza che il prodotto interno possa essere intaccato dal calore. Gli zuccheri non si caramellizzano, le vitamine non si disgregano e il prodotto mantiene tutto il suo alto valore nutrizionale.
L’ultimo trattamento termico fatto sul prodotto è la pastorizzazione a 90°, una temperatura non elevata a cui segue un abbassamento repentino della temperatura fino a 23°. Questo processo è fondamentale per abbattere le potenziali spore che potrebbero svilupparsi all’interno della marmellata come muffa o botulino (una sostanza altamente tossica, causa di avvelenamento alimentare).
 


Diversamente dalla marmellata di agrumi che ha già un ph molto basso, per alcuni prodotti come la confettura biologica di pere (che per sua natura non si può acidificare) viene aggiunto succo di limone in modo da riportare il ph del prodotto in un range compreso tra 3.60 e 3.30. Il succo di limone va messo in tutte le confetture il cui ph supera un valore di 3.7, eccetto per la crema di castagne dove intaccherebbe il suo sapore. In questo caso si procede ad una sterilizzazione del prodotto a 121° per 15 minuti ( e non più 90°), seguendo sempre lo stesso iter  che prevede un abbassamento repentino della temperatura con getti di acqua fredda. Nessun conservante o pectina aggiunta, un prodotto 100% naturale!

Una marmellata biologica come quelle “fatte in casa”

Se questo è il procedimento tecnico alla base, a rendere davvero unici i suoi prodotti sono le ricette, l’uso di ingredienti di alta qualità e naturalmente l’esperienza di questo produttore d'eccellenza:

“Questo è un laboratorio del gusto. Oltre a fare la marmellate noi cerchiamo di capire come migliorare le nostre confetture, come integrare al meglio i sapori. È chiaro che il prodotto magari non è rivolto a chi acquista dal discount ma a coloro che sanno davvero apprezzare la qualità. Possono non piacere i fichi ma magari gli agrumi, possono piacere più le confetture classiche piuttosto che quelle gourmet, ma ad ogni modo parliamo di prodotti di eccellenza”.

Qualcuno l'ha definito il “Maradona delle confetture”, e noi non possiamo che esserne d'accordo. Stravolge ogni possibile stereotipo sulle marmellate, ogni ingrediente è riconoscibile, ogni passaggio è definito, tutti i sensi sono esaltati. Non vi resta che provarle e darci il vostro parere. Noi dal canto nostro possiamo solo dire che non resterete delusi!
 

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